Caffè

Il sibilo pane piano, come iI respiro di una donna nei fumi deI sonno. Uno di quei respiri che di prima mattina scivolano sul cuscino con un mugolio di piacere. È un soffio lento, che cresce a poco a poco. Finché diventa un fischio sottile, acuto, irresistibile. Sale fino alla cappa e invade tutta la cucina. Qualcosa sotto comincia a gorgogliare. Aroma di buono che, dolcemente, scioglie la crosta delle cose e concilia con la durezza dei mondo. Poi, così come è cominciato, precipita in un rantolo. E ammutolisce. Il caffè era pronto.

Bruno Morcio: „Maccaia. Una settimana con Bacci Pagano“